Il Prosecco Rosé è uno spumante che ha origine da uve coltivate nell’area del Prosecco DOC, frutto di una sapiente vinificazione di uve bianche e nere mediante tecniche classiche e tradizionali.
Disciplinare e vitigni del Prosecco Rosé
La prima e sostanziale differenza del Prosecco Rosé rispetto a quello “classico” è la presenza delle uve di Pinot Nero, che il disciplinare fissa al 10-15%, mentre la restante parte resta composta da Glera. Il Pinot Nero dev’essere vinificato in rosso e provenire da territori di pertinenza della DOC Prosecco.
La presa di spuma del Prosecco Rosé
Importante novità sono i tempi della permanenza sui lieviti durante la "presa di spuma", fase peculiare nella produzione di uno spumante metodo Martinotti-Charmat. La permanenza in autoclave, che avviene durante la seconda fermentazione, deve durare almeno 60 giorni come previsto da disciplinare. Il vino, rimanendo a contatto coi lieviti per molto tempo, si arricchisce di sentori più complessi ed equilibrati nonché di un perlage molto fine e delicato.
La degustazione di un Prosecco Rosé
Una volta versato, il Prosecco Rosé ci conquisterà col suo rosa tenue, davvero di classe, mosso da un perlage fine e persistente. Il profumo delicato esalta le note dolci, floreali e fruttate. Sarete conquistati da sentori di frutta, dai rossi di bosco, tipici del Pinot Nero a quelli a pasta gialla o bianca, come la mela e la pera, tipico dell’uva Glera. Al palato sentirete freschezza e ottima persistenza, facile da bere, caratteristica che troviamo in ogni Prosecco.
Degustazione ed abbinamenti
La versatilità è una sua gran dote e quindi non sarà difficile abbinare questo spumante rosé. Essendo comunque un Prosecco possiamo confermarlo come il compagno ideale come aperitivo, magari per accompagnare semplici piatti finger-food, leggere fritture di pesce oppure più elaborati entrée di pesce crudo. Abbinato a ricchi taglieri, esalta sia i salumi e che i formaggi, esaltando i gisti più forti. Ottimo con risotti alle verdure, piatti freddi estivi, secondi di pesce poco elaborati oppure abbinato a carni bianche cotte in bassa temperatura. A voi la scelta!
Disciplinare e vitigni del Prosecco Rosé
La prima e sostanziale differenza del Prosecco Rosé rispetto a quello “classico” è la presenza delle uve di Pinot Nero, che il disciplinare fissa al 10-15%, mentre la restante parte resta composta da Glera. Il Pinot Nero dev’essere vinificato in rosso e provenire da territori di pertinenza della DOC Prosecco.
La presa di spuma del Prosecco Rosé
Importante novità sono i tempi della permanenza sui lieviti durante la "presa di spuma", fase peculiare nella produzione di uno spumante metodo Martinotti-Charmat. La permanenza in autoclave, che avviene durante la seconda fermentazione, deve durare almeno 60 giorni come previsto da disciplinare. Il vino, rimanendo a contatto coi lieviti per molto tempo, si arricchisce di sentori più complessi ed equilibrati nonché di un perlage molto fine e delicato.
La degustazione di un Prosecco Rosé
Una volta versato, il Prosecco Rosé ci conquisterà col suo rosa tenue, davvero di classe, mosso da un perlage fine e persistente. Il profumo delicato esalta le note dolci, floreali e fruttate. Sarete conquistati da sentori di frutta, dai rossi di bosco, tipici del Pinot Nero a quelli a pasta gialla o bianca, come la mela e la pera, tipico dell’uva Glera. Al palato sentirete freschezza e ottima persistenza, facile da bere, caratteristica che troviamo in ogni Prosecco.
Degustazione ed abbinamenti
La versatilità è una sua gran dote e quindi non sarà difficile abbinare questo spumante rosé. Essendo comunque un Prosecco possiamo confermarlo come il compagno ideale come aperitivo, magari per accompagnare semplici piatti finger-food, leggere fritture di pesce oppure più elaborati entrée di pesce crudo. Abbinato a ricchi taglieri, esalta sia i salumi e che i formaggi, esaltando i gisti più forti. Ottimo con risotti alle verdure, piatti freddi estivi, secondi di pesce poco elaborati oppure abbinato a carni bianche cotte in bassa temperatura. A voi la scelta!